L’udito: il primo dei cinque sensi.

L’udito (o più tecnicamente sistema uditivo) è il primo dei cinque sensi a svilupparsi nel feto materno e a favorire il contatto con l’ambiente esterno.

L’udito si sviluppa già nella vita prenatale,quando il feto viene ancora chiamato embrione. Durante tale periodo il feto ascolta e riconosce i suoni amati, come la voce della mamma, e già può apprezzare la musica classica, soprattutto Mozart. Inoltre sono percepiti i suoni gravi che corrispondono, poi, al timbro vocale dell’uomo: il padre. L’udito permette al bambino di sentire la voce della mamma e del papà, per riuscire poi a riconoscerle dopo la nascita.

Per poter comprendere il funzionamento dell’udito, occorre sapere che i suoni non sono altro che vibrazioni invisibili che circolano nell’aria, onde meccaniche che comprimono l’aria ed hanno un’ampiezza tanto più grande, quanto maggiore è l’energia del suono che trasportano.
Normalmente non ci accorgiamo dello spostamento d’aria generato delle onde sonore poiché l’energia in gioco è molto piccola.
Solo in alcune circostanze, ad esempio in discoteca, può accadere che ponendo la mano davanti all’uscita di un altoparlante si possa realmente percepire lo spostamento d’aria causato dal forte suono.

Un bambino che ride, il mare che si frange sulla spiaggia,il rumore della pioggia: in tutti questi casi le vibrazioni si propagano nell’aria in tutte le direzioni. Esse sono conosciute con il nome di ‘onde sonore’,o più semplicemente suoni. Ognuna di esse è unica. È per questo che ogni persona o oggetto produce un suono diverso.

Le onde sonore rilevate dal nostro sistema uditivo vengono tradotte in messaggi che il nostro cervello è in grado di interpretare. La capacità di rilevare le onde sonore e la chiarezza del messaggio inviato al cervello dipendono dal nostro sistema uditivo.